A Pisa è “Alkedo” la star nel Museo delle Navi Antiche

Inaugurato negli spazi degli Arsenali Medicei 21 anni dopo i ritrovamenti a molti metri di profondità vicino alla stazione di San Rossore, dove un tempo l’Arno si gettava nel mar Tirreno.

34Navi_Pisa02Sono stati necessari più di venti anni perché lo straordinario ritrovamento delle navi romane si trasformasse in una esposizione permanente con un ricco percorso didattico; finalmente, da qualche mese, a Pisa il Museo delle Navi Antiche è una realtà.
Era il 1998 quando non lontano dai binari della stazione ferroviaria di San Rossore, molti metri sotto il piano di campagna, emersero oggetti di legno: le Ferrovie stavano realizzando un nuovo centro di controllo sulla linea, ma gli archeologi si resero immediatamente conto dell’importanza del ritrovamento e il cantiere venne fermato per aprirne un altro, quello che fino al 2016 è stato il “Cantiere delle Navi romane di Pisa”. Un tempo “infinito” durante il quale sono venute alla luce circa trenta imbarcazioni di epoca romana ma anche migliaia di reperti di ceramica, vetro, metallo… Due decenni che hanno permesso anche di analizzare frammenti, studiare provenienze e percorsi, ricostruire un mosaico fatto di rotte e commerci, uomini e luoghi.
34Navi_Pisa04La storia emersa da quello che era il fondo del mare e dell’Arno che qui dove due millenni di anni fa si confondevano è oggi raccontata nel nuovo Museo allestito negli Arsenali Medicei nel Lungarno Ranieri Simonelli, spazi che risalgono anche al XVI secolo e in origine adibiti alla costruzione e alla manutenzione delle galee dei cavalieri di Santo Stefano.
Agli enormi e storici saloni che ospitano alcune delle navi ritrovate si arriva dopo un lungo percorso, soprattutto didattico ma idoneo per tutti, allestito in quelle che furono le scuderie prima granducali poi del Regno d’Italia e infine ospitò il centro di riproduzione ippica dell’Esercito Italiana fino alla metà del Novecento.
34Navi_Pisa01Un percorso introdotto da un divertente video di animazione e diviso in otto sezioni (La città tra i due fiumi. Terra e acque. La furia delle acque. Navalia. Navi. Commerci. La navigazione. Vita di Bordo) al termine del quale si ha una visione esaustiva di luoghi, uomini, commerci e consuetudini di due millenni fa. Si scopre così l’antico rapporto tra la città e l’acqua, le alluvioni che mutarono l’aspetto del paesaggio, i cantieri e le tecniche di costruzione delle navi. Dopo la (lunga) permanenza a contatto con le navi strappate al fango, il percorso riprende con l’illustrazione dei commerci, dei contenitori (le anfore illustrate su una bella parete) e dei contenuti fino alla consapevolezza di quanto fossero lunghi i viaggi nel “Mare Nostrum” e di quando poco confortevole fosse la vita a bordo di quelle navi.
Come ogni museo che si rispetti anche questo ha la sua star: si chiama “Alkedo” ed è una imbarcazione lunga 22 metri, probabilmente la più importante tra quelle venute alla luce a San Rossore. I motivi di interesse attorno ad essa sono molteplici; prima di tutto perché si presenta con uno scafo pressoché intatto, dalla prua fino alle panche dei rematori; poi perché durante gli anni in cui fu in uso vide modificare l’uso: da quello militare di pattugliamento dell’Arno e della foce a quello civile di barca postale e da diporto. Nel percorso espositivo accanto ad essa è stata collocata una ricostruzione, modello fedele dell’originale che permette di cogliere – per confronto – anche i più piccoli dettagli.

Info utili: come e quando visitarlo

34Navi_Pisa_logoIl Museo è allestito negli Arsenali Medicei, in Lungarno Ranieri Simonelli 16, Pisa (tel. 050 8057880 – email: [email protected]
Giorni e orari di apertura.
Estivo (luglio – settembre): mercoledì 14.30-18.30; venerdì 10.30-18.30; sabato e domenica 10,30-20.30
Invernale (ottobre – giugno): mercoledì 14.30- 18.30; venerdì, sabato e Domenica 10.30 – 18.30
Gruppi e scuole: oltre che nei giorni di apertura, le visite su richiesta si possono effettuare anche nei giorni di martedì e giovedì (10- 16) e di mercoledì (10-13)
Visite tematiche: tutte le domeniche visite tematiche della durata di 45 minuti con inizio alle ore 11 e alle ore 12

34Navi_Pisa03Venti anni, si diceva. Davvero tanti. Un’attesa mitigata dalla consapevolezza che questo lungo periodo di tempo ha segnato anche una svolta epocale nella storia del restauro che ha portato alla modica dei protocolli internazionali e alla creazione di un centro di eccellenza che continuerà a produrre frutti. Già perché altre navi e altri reperti – individuati nell’area di San Rossore, catalogati e ricoperti – attendono di essere valorizzati e, magari, di arricchire ancora la già straordinaria collezione di questo museo.

(Paolo Bissoli)